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mercoledì 25 febbraio 2009

A Castelfranco è boom di matrimoni fra stranieri!!!

Sposarsi a Castelfranco di Sopra, uno dei borghi più belli d'Italia del Val d'Arno aretino, è diventata una moda che nel 2008 ha costretto il sindaco e i suoi uffici a fare gli straordinari per soddisfare tutte le richieste. Non parliamo di numeri stratosferici, m a nella normale attività di un piccolo comune occuparsi della documentazione di un matrimonio tra cittadini stranieri, compresa la registrazione nei rispettivi comuni di nascita, è un im pegno che richiede tempo e precisione negli atti.
Sì, perché il boom di matrimoni riguarda proprio gli stranieri che dall'inizio dell'anno sempre più numerosi sono venuti qui per coronare il loro sogno d'amore.
Castelfranco di Sopra, con le spalle al Pratomagno e gli occhi che dominano la valle è una piccola per la incastonata nelle mura medievali il cui ingresso è sormontato dalla torre progettata da Arnolfo di Cambio.
Nel 1996 ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione e ha un teatro intitolato a Wanda Capodaglio, attrice di prosa che trascorse qui gli ultimi anni di vita. Giovani coppie inglesi (tre), olandesi (una), tedesche e irlandesi, una quindicina in tutto, hanno deciso di sposarsi in comune, spesso dopo avere trascorso una vacanza in un agriturismo della zona. Circa quindici le strutture ricettive intorno a Castelfranco di Sopra che si trova in una posizione storico paesaggistica invidiabile, lungo la Cassia Vetus, la strada costruita dai romani nel 187 a.C.che da Ponte Buriano portava a Pontassieve, per proseguire sino a Fiesole.
«La moda, se cosìla vogliam o chiamare, è scoppiata quest'anno» racconta Rita Papi, sindaco Pd di Castelfranco, eletta nel 2004 «noi mettiamo a disposizione degli sposi la sala consiliare e offriamo un rinfresco. A volte vengono solamente gli sposi con i testimoni, altre arrivano con pullman da 40-50 persone. L'impegno? Beh solo io e il vice sindaco possiamo sposare, quindi anche le ferie le abbiamo dovute concordare, altrimenti avremmo dovuto chiedere la delega al Prefetto per altri rappresentanti dell'amministrazione. Non è la quantità di matrimoni stranieri, ma l'organizzazione,perché a volte il preavviso è di soli quindici giorni e la macchina comunale si mette in moto per soddisfare le esigenze di tutti,ben consapevole che questi sono i turisti di ieri,di oggi e sicuramente anche di domani:«L'ultima a sposarsi» ricorda il sindaco «è stata una coppia americanadi Washington.
Loro arrivano con i documenti già pronti,rilasciati dai rispettivi consolati o ambasciate,a noi resta il matrimonio e la registrazione degli atti presso i comuni di nascita degli sposi».
Noleggiano auto d'epoca,comprano fiori, ingaggiano fotografi e alcune volte vanno a festeggiare nell'agriturismo preferito, quello dove è scoccata la scintilla,creando un piccolo business locale.
«Capita di essere invitati ai pranzi e alle cene». Agli sposi il sindaco di Castelfranco regala delle pubblicazioni sul paese, orgoglio di una piccola comunità che si gode la notorietà.Il balcone del palazzo comunale da proprio sulla piazza ed è lì che a volte si affacciano gli sposi per farsi fotografare e salutare gli invitati, un modo per racchiudere nello scrigno che è Castelfranco il
proprio cuore,marchiato a fuoco da un sì sempiterno.....

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